È uscito ufficialmente “ARCADIA La nuova Repubblica digitale”! Il nuovo libro dello scrittore Alessandro Capezzuoli, nato da un progetto di Livio Mariotti ed illustrato da Luca Pascale.
Questo racconto è il risultato di un incontro casuale dei due autori: Livio Mariotti, Ceo aziendale del settore dati e algoritmi predittivi, e Alessandro Capezzuoli, impegnato da anni sia nella ricerca statistica che in un ambito artistico totalmente opposto, riguardante la scrittura e la narrativa. Secondo il Ceo Livio Mariotti, la narrativa rappresenta uno strumento efficace per stimolare le coscienze, potenzialmente più impattante rispetto ai saggi specialistici. Gli autori, pertanto, hanno deciso di arricchire i loro brevetti e le attività specialistiche con una storia in cui i dati avessero un ruolo di primo piano. Lo scrittore Alessandro ha inventato una storia ambientata in una repubblica digitale chiamata Arcadia, in cui l’intelligenza artificiale si fonde con gli esseri umani fino a diventare un tutt’uno, sollevando anche questioni etiche e sociali.
Il Ceo Livio Mariotti ci racconta :<< Per tutelare le generazioni future, l’unica via possibile prevede un uso consapevole dei dati. Non a caso, uno dei progetti strategici dei nostri centri di ricerca riguarda l’estrazione degli open data mondiali in tema di energia, di ambiente e di biodiversità. La disponibilità di un quadro globale ci consente di individuare diverse possibilità, diverse soluzioni e differenti strade da seguire. Le fonti dati governative, quelle aperte, sono comunque fonti certe, mentre i dati statistici elaborati, come racconta Alessandro in Arcadia, possono essere percepiti soggettivamente secondo il contesto di tempo e luogo. In questi ultimi 15 anni ho ideato, prodotto, e in buona parte scritto, 8 libri, tutti con l’obiettivo di divulgare ricerca e innovazione nel campo dell’informatica nell’ambito della PA. >>
Ogni due anni, vengono elaborati più dati di quanti ne siano stati prodotti dall’umanità nel corso dei secoli. In questo scenario, diventa sempre più difficile distinguere il vero dal falso e la percezione dall’oggettività. I nostri centri di ricerca, in controtendenza a questo orientamento, si sono dedicati ai dati pubblici, definiti Open Data, di tutte le amministrazioni nazionali e internazionali. A differenza dei dati raccolti attraverso i canali commerciali, gli open data rappresentano una fonte strutturata e validata dalle amministrazioni che li producono. La mole di open data prodotti ogni anno è in continua crescita e la loro disponibilità è una risorsa preziosa poiché permette di attuare politiche guidate dai dati (data driven) nell’interesse della collettività. I nostri centri di ricerca di Lecce, Palermo e Agrigento, che vedono impegnati circa 200 specialisti, hanno progettato e sviluppato una tecnologia unica al mondo, in grado di normalizzare i dati pubblici nazionali e internazionali al fine di interpretare e confrontare molteplici informazioni, in tutti i loro formati possibili. Questo consente ai politici e agli esperti di disporre di un ricchissimo patrimonio informativo, crescente e aggiornato in tempo reale, finalizzato all’attuazione di politiche consapevoli destinate al miglioramento della vita collettiva. In questo scenario, è fondamentale una visione prospettica del futuro che promuova la cultura dei dati a tutti i livelli. Il nostro team, costituito da aziende di settore, ha ideato NGW (Next Generation Work), un progetto che ha l’obiettivo di trasferire la conoscenza acquisita dai nostri centri di ricerca, in un programma di formazione destinato agli studenti del triennio delle scuole secondarie superiori. A oggi, hanno aderito al percorso formativo oltre 1.000 studenti, che diventeranno 3.000 nel 2024. Questi ragazzi, oltre ad apprendere le tecniche per elaborare e produrre dati pubblici leggibili e di qualità, avranno l’opportunità, finalizzata a un ingresso nel mercato del lavoro già dal terzo anno di scuola superiore, di affiancare gruppi di lavoro specializzati. Il progetto prevede, per ciascuno studente, la formalizzazione di un contratto part-time retribuito, al fine di consentire il proseguimento degli studi e la possibilità di mantenere il rapporto di lavoro, anche a tempo indeterminato, al conseguimento del diploma. Il percorso di perfezionamento disegnato con le università, invece, è fortemente orientato all’attività lavorativa nel settore del data management pubblico. Nel secolo scorso, l’informatica era soltanto di supporto alle amministrazioni pubbliche e le decisioni venivano dettate dal senso comune o dall’esperienza e dal buono intuito dei dirigenti pubblici. Oggi, non è più possibile affidarsi alle sensazioni personali: l’enorme disponibilità di dati e di tecnologie a portata di smartphone impongono una gestione data driven delle pubbliche amministrazioni.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.